Immagina una tubatura che trasporti acqua. Parte dal punto A e arriva al punto B. Durante il percorso però la maggior parte dell’acqua all’interno si perde a causa delle varie crepe presenti su questa tubatura, con il risultato finale che al punto B ci arriva solo una quantità modesta di liquido.

In questo esempio la tubatura rappresenta il  team e l’acqua la sua efficienza, la sua efficacia, il suo lavorare bene insieme

Le crepe di cui ti parlavo sono invece tutti quegli aspetti che non funzionano bene e che purtroppo possono portare la squadra a calare drasticamente sotto il profilo delle performance oppure, nel caso più estremo, a sciogliersi prima del tempo.

Queste disfunzioni se non affrontate prontamente possono causare seri problemi a te e alla tua squadra.

Le 5 disfunzioni di Lencioni

All’interno di questo articolo ti voglio parlare in particolare di quelle 5 che secondo Patrick Lencioni impattano maggiormente sulla funzionalità di una squadra.

Queste disfunzioni sono ricomprese nel suo libro dal nome “Le 5 disfunzioni del team” oppure “la guerra del team”, lo trovi con questi due titoli nelle librerie.

Come consulente e coach che lavora per sviluppare e far lavorare bene i team, vedo tante disfunzioni ma ho scelto di prendere come spunto quelle ricomprese in questo libro perché tra la casistica delle problematiche che possono minare la vita di una squadra, quelle di Lencioni credo rappresentano una lettura abbastanza veritiera.

Queste disfunzioni che ti sto per dire, vengono rappresentate dall’autore con un piramide alla cui base, e qui veniamo alla prima, c’è la mancanza di fiducia.

La piramide di Lencioni

Se manca te ne accorgi dal fatto che le persone stentano ad ammettere i propri errori e poi fanno una fatica mortale a chiedere aiuto ai colleghi. 

Come leader cosa puoi fare? In primis cerca di far passare il messaggio che l’errore è fisiologico e può essere un momento di apprendimento poi, stimola le persone a chiedere aiuto. 

Se manca la fiducia, e arriviamo al secondo blocco della piramide, potrebbe nascere la paura del conflitto. A differenza di Tuckman che prevede una fase necessaria di conflitto all’interno delle squadre, Lencioni dice che potrebbe non esserci in quanto, senza fiducia si tenderà a non approfondire le questioni. Ci sarà una sorta di diffidenza nell’esporre le proprie tesi.

In questo caso da leader dovrai alimentare il conflitto facendo un po’ da arbitro. Il tuo ruolo sarà quello di portare le problematiche in emersione andando a favorire, allo stesso tempo, la discussione. Ricorda sempre che il conflitto che potrebbe seguire dovrà essere contenuto all’interno di una parentesi costruttiva e non distruttiva.   

Terza fase è la mancanza di impegno. Se mancano i conflitti la qualità delle decisioni non sarà molto elevata e quindi anche i collaboratori più decisionisti tenderanno ad essere scontenti. Anche qui il tuo compito sarà quello di stimolare il pensiero sulle soluzioni a quel problema o a quella situazione.

Se manca l’impegno si passa al livello successivo della piramide: la mancata assunzione di responsabilità. In breve, in questa fase, tutti sono talmente sfiduciati dal contesto che hanno paura ad esporsi e prendere decisioni.

Questa situazione ci conduce all’ultimo stadio che è quello della mancanza di attenzione al risultato, Perché si arriva a tanto? Perché ormai i collaboratori pensano solo ed esclusivamente al proprio tornaconto personale, in quanto sanno che ogni loro sforzo dentro a questo sistema è vano, non porta la squadra a nulla e quindi… chi me lo fa fare?.  In questo caso il leader dovrebbe riportare il focus sui risultati comuni. 

Anticipare e non inseguire

Molto semplice a dirlo ma difficilissimo a farlo, in quanto se la tua squadra è arrivata a questo punto, quindi al vertice di questa piramide, è vicino al collasso.

E allora il mio consiglio è quello di lavorare di anticipo. Non arrivare a vedere che le persone del tuo team hanno anteposto i loro interessi a quelli di squadra, piuttosto se vedi che agli inizi la fiducia sta vacillando, comincia a consolidarla e a lavorarci su.

Tutta la fatica iniziale per consolidarla ti farà risparmiare un’impresa quasi titanica dopo. Te lo assicuro

In conclusione, una semplice domanda. In che punto della piramide è il tuo team?