La parola Comunicare deriva dal latino communico, che sta letteralmente a significare “mettere in comune”. Quando comunichiamo infatti  siamo inevitabilmente chiamati a condividere informazioni, punti di vista, decisioni e quant’altro. 

Non sempre però siamo in grado di “mettere in comune” in modo corretto, anzi può capitare che una conversazione nata bene poi prenda una piega inaspettata. 

Essere dei bravi comunicatori deve diventare la nostra priorità. Ogni  parola, come diceva Jean Paul Sartre, genera conseguenze. Perciò tutto quello che esce dalla nostra bocca interagisce con la realtà che ci circonda e per alcuni versi la modifica. 

Se vuoi diventare un buon leader devi creare una comunicazione che abbia necessariamente determinate caratteristiche.

A proposito, hai mai sentito parlare della comunicazione assertiva? 

La comunicazione assertiva

Inizio subito dicendoti che comunicare in modo assertivo significa prima di tutto essere una persona assertiva. Cosa vuol dire?

Chi pratica l’assertività è una persona che possiede una forte autostima. Attenzione, so già a cosa stai pensando: L’assertivo è un narcisista, un “so tutto io”. Invece, no. 

Autostima è intesa come consapevolezza oggettiva dei propri punti di forza ma anche di debolezza

E poi l’assertivo è una persona che esprime in modo coerente quello che pensa. Dunque, comunicare in maniera assertiva non è nient’altro che esprimere le proprie idee, impressioni, sentimenti in maniera chiara e onesta, ovviamente senza “prevaricare” sul nostro interlocutore.

Altri modelli di comucazione

Per spiegarti ancora meglio il concetto di assertività, voglio parlarti dei suoi estremi: passività e aggressività. Nel primo caso, chi è passivo ha paura del giudizio, ha paura di dare un dispiacere. E per questo cosa fa? Accetta con remissività quello che il suo interlocutore dice.

L’aggressività, al contrario, nasce dal costante desiderio di essere stimato oppure di dimostrarsi sempre all’altezza delle situazioni. Questo tipo di mindset genera sempre un comportamento che tende alla prevaricazione. Ovviamente, come avrai intuito bene, la comunicazione aggressiva tende a distruggere tutte le relazioni.

Ecco, l’assertività è il punto di equilibrio tra questi 2 estremi: né passività né aggressività. 

Detto questo, voglio darti 2 suggerimenti per comunicare in maniera assertiva:

  • Non reagire mai d’impulso, dando corda all’aggressività. Datti tempo per poter comprendere il punto di vista dell’altra persona. Generalmente basta qualche minuto ma se dovesse essere necessario non esitare a rimandare la conversazione in un secondo momento, magari ad un’altra giornata.
  • Il secondo consiglio che voglio darti riguarda l’uso del NO. Se non sei d’accordo, esprimi il tuo dissenso attraverso un semplice NO, appunto . Vedrai che arricchirà la conversazione piuttosto che impoverirla. L’importante è che sia sempre accompagnato da una motivazione ben argomentata

Questi due suggerimenti rappresentano un punto di partenza per iniziare a muovere la tua comunicazione verso la zona di assertività, cercando di confinare al massimo aggressività e passività.

Testali e vedrai che i risultati non tarderanno ad arrivare!