Quanti feedback dai o ricevi in una giornata? Quanti di questi sono veramente costruttivi?

Sono stanco di vedere molte persone, molte organizzazioni e molti leader esaltare a parole l’importanza di questo strumento e poi puntualmente sbagliare il suo utilizzo oppure, peggio ancora, non utilizzarlo perché si ha paura delle conseguenze dopo che quelle parole sono uscite dalla bocca.

Perciò in questo articolo parleremo insieme del vero significato della parola feedback e di come utilizzarlo nella maniera corretta.

Parto subito affermando che Dare e Ricevere feedback deve essere il pane quotidiano per un leader e per un’organizzazione che ambiscono a crescere.

Non esiste infatti sistema sano se non c’è una vera e propria cultura del feedback. 

Vuol dire che bisogna costruire un contesto dove questo processo di comunicazione (non dimenticare che il feedback è un processo comunicativo) faccia veramente parte del modello di comunicazione e non solo a promesse!

E allora vediamo insieme prima di tutto il significato della parola: feedback.

Il feedback è uno strumento utile a fornire informazioni su fatti o situazioni avvenute. Tutte queste informazioni devono avere come scopo quello di costruire un comportamento futuro tendente al miglioramento (si spera!).

Caliamo nella realtà quello che ti ho appena detto. Se dico al mio collaboratore che il suo atteggiamento di chiusura durante la riunione passata è stato controproducente ai fini del raggiungimento di una soluzione, sto automaticamente informando quella persona di un comportamento avvenuto sul piano oggettivo e sto stimolando la sua riflessione circa una maggiore apertura al dialogo in futuro, che potrebbe portarle o portarci beneficio come squadra. 

L’importanza del Feedback negativo

Quindi sottolineato il fatto che questo strumento è utile a fornire informazioni, come sai, possiamo dare feedback POSITIVI o NEGATIVI.

Sui primi non mi soffermo perché in genere non causano troppi problemi. Invece mi soffermerei sui secondi.

Mi capita molto spesso di osservare che le persone sono restie a dare feedback negativi o per paura di offendere oppure perché non ci si vuole assumere la responsabilità delle conseguenze dopo averlo dato.

Sbagliato! Dare un feedback negativo significa stimolare comunque la persona a riflettere sul proprio comportamento. Ovviamente è il come lo diamo che fa la differenza.

Secondo un’indagine di Gallup solo il 10% dei dipendenti reagisce bene ad un feedback negativo.

Perciò ricorda che il feedback per essere efficace e per essere ben assimilato deve rimanere circoscritto a quel fatto e non prendere mille altre direzioni. Quante volte ti è capitato di darlo e poi fare giri di parole facendo riferimento a situazioni che non c’entravano minimamente con il momento.

Quindi tieni a mente questa nota importante: Se dici di credere nel feedback allora devi utilizzarlo anche quando si tratta di feedback negativo. Se lo dai circoscrivilo solo a quella situazione e stimola sempre la persona ad agire per costruire un comportamento migliorativo.

Se vuoi far crescere la squadra, l’organizzazione o il contesto in generale, devi sforzarti il più possibile e darlo secondo queste impostazioni.

Ho incentrato il discorso sul dare. Invece utilizzare il feedback significa anche riceverlo

E anche qui bisogna essere bravi. Se darlo vuol dire principalmente gestire la paura, quando lo ricevi fai attenzione all’orgoglio. È un nemico mortale!

Se ne riceviamo uno negativo facciamo fatica ad accettarlo e a metterci in discussione. È fondamentale non reagire d’istinto. Perciò, se la critica che ti viene mossa ti tocca nel profondo considera innanzitutto da dove arriva questo feedback: chi te lo sta dando? È una persona che rispetti e di cui ti fidi? Se sì, vale la pena considerare seriamente le sue parole. Anche se inizialmente può essere difficile da accettare, un feedback negativo può essere una delle risorse più preziose per il tuo sviluppo personale e di leadership.

È poi utile fare una pausa e riflettere su ciò che ti è stato detto. Cerca di separare le emozioni dall’analisi razionale dei fatti. Un buon approccio potrebbe essere quello di chiedere chiarimenti o esempi specifici. Questo non solo ti aiuterà a capire meglio quello che ti è stato detto, ma mostrerà anche al tuo interlocutore che prendi sul serio le sue osservazioni.

Inoltre, un feedback negativo non deve necessariamente essere visto come un attacco personale ma come un’opportunità per vedere le cose da un’altra angolazione. Considera quali aspetti del tuo comportamento o delle tue azioni potrebbero essere migliorati e poi, sviluppa un piano concreto per implementare i cambiamenti necessari.

Infine, non dimenticare di “ringraziare” chi ti ha dato il feedback. Può sembrare controintuitivo ma ricorda che il feedback è uno strumento bidirezionale: non solo fornisce informazioni preziose su come puoi migliorare ma rafforza anche le relazioni, mostrando di apprezzare l’onestà e lo scambio di punti di vista.

In conclusione quindi, quando ricevi un feedback negativo prenditi il tuo tempo per valutare da chi arriva, analizza se effettivamente quel tuo comportamento oggettivo c’è stato e poi vai alla ricerca delle informazioni utili che possono stimolare il tuo miglioramento.