Non c’è alcun dubbio che nella società ipertecnologica, iperconnessa e multitasking la funzione di leader merita una posizione particolare.

Perché definirla  come funzione? Perchè dipende da un’infinità di fattori variabili, tutti di eguale importanza e tutti allo stesso modo connessi al raggiungimento del risultato.

Dunque, la domanda nasce spontanea: da dove partire quando si parla di leadership? 

Questo tema è da sempre uno degli argomenti più affascinanti, non solo quando si parla di azienda ma, anche e soprattutto, nella vita di tutti i giorni. Ė impossibile infatti pensare di scindere la vita quotidiana e la vita professionale. La leadership, nostra o degli altri, permea ogni aspetto della nostra esistenza.

Chi non ha mai desiderato di essere un buon leader? Questo stimolo porta molto spesso ad iniziare una ricerca attraverso il “mare magnum” di argomenti, trattazioni e teorie che caratterizzano questo argomento.

Il risultato della ricerca: una grande confusione.

Tutto quello che ne esce fuori da questo viaggio di ricerca è una confusione ancora maggiore rispetto al punto di partenza. Le molteplici sfumature degli aspetti legati alla leadership vanno semplicemente a distogliere l’attenzione da quei concetti fondamentali che costituiscono l’essenza stessa di questa parola. Quelle basi che costituiscono la “conditio sine qua non” senza la quale non esistono basi solide di consapevolezza. 

Il punto di partenza

E allora da dove iniziare il viaggio verso la costruzione di una leadership forte ed affermata

Probabilmente il miglior approccio sarebbe quello di iniziare dalla parola RISULTATI.

L’esempio più chiaro è quello della nuova risorsa che viene inserita all’interno di un team aziendale. Molto spesso questa risorsa “egoisticamente” si domanderà: Che risultati devo ottenere per diventare un leader affermato

In questo caso il focus è interno. L’attenzione è rivolta alla gratificazione personale piuttosto che a quella degli altri. In altre parole si è più focalizzati su quello che si può “prendere” piuttosto che su quello che si può “dare” al contesto.

Il cambio di paradigma. 

Ribaltare la domanda potrebbe in questo caso creare un cambio di paradigma sostanziale. Al posto di domandarsi: Che risultati devo ottenere per diventare un leader affermato? la domanda giusta da farsi potrebbe essere: Quali risultati possono ottenere gli altri se vengono aiutati nella loro evoluzione personale o lavorativa?.

Questo semplice cambiamento provoca uno stravolgimento sostanziale di prospettiva. Il focus in questo caso non è più su te stessi bensì sugli altri. 

Ed è proprio quì che è possibile “distillare” il concentrato dal quale iniziare a rivoluzionare il proprio approccio alla leadership. Nonché l’argomento chiave dal quale partire per la costruzione di una personale “leadership 2.0”

La leadership inizia quando stimoli lo sviluppo e l’evoluzione delle altre persone.

Questa affermazione rappresenta il punto chiave che viene prima di tutte le teorie e le argomentazioni in merito all’essere leader. Capire e far proprio questo concetto, significa creare una base di partenza per un cambiamento sostanziale nel proprio modo di vedere la realtà e nell’indirizzare i propri sforzi verso quello che veramente conta. 

Un leader con la L maiuscola fa emergere il potenziale delle altre persone puntando sull’evoluzione e sul progresso di chi gli sta intorno. Questa è l’essenza e il vero segreto di chi ha ottenuto o continua ad ottenere grandi risultati all’interno delle grandi organizzazioni.